Terremoto: Mattarella riceve da vescovo Pompili appello forze economiche e sociali, “buone strade aiutano sviluppo”

Amatrice, mons. Pompili incontra il presidente Mattarella

(dall’inviato Sir a Rieti) Un documento, firmato da un’ampia rappresentanza dei soggetti economici e sociali del territorio reatino, è stato consegnato dal vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili, al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ieri si è recato ad Amatrice. La visita è stata anche l’occasione di un colloquio sulla situazione del territorio reatino, che ha visto “le sue storiche difficoltà diventare più dure e difficili da sostenere a causa delle scosse del 24 agosto e del 26 e 30 ottobre”. Nel testo, consegnato al presidente, i firmatari chiedono un sostegno istituzionale “per le infrastrutture stradali della provincia”, questione decisiva per la ricostruzione e lo sviluppo, tra questi il raddoppio della via Salaria e il completamento della Rieti-Torano e della Rieti-Terni, insieme alla necessità di potenziare le strade ferrate e le infrastrutture digitali. “Di fronte al difficile stato di cose degli ultimi mesi, come pastore della Chiesa di Rieti ho sentito l’urgenza di mettere attorno a un tavolo i soggetti sociali, economici e culturali e individuare un’esigenza comune su cui lavorare”, ha spiegato mons. Pompili. La priorità è quella “di sottrarre Rieti al suo isolamento tramite un potenziamento delle vie di comunicazione necessario e possibile. Si tratta di restituire a questo territorio, che già in epoca romana godeva di una delle vie consolari più importanti, la sua vocazione naturale di snodo e di collegamento tra l’Adriatico e il Tirreno”. “Siamo a conoscenza della fase avanzata delle deliberazioni in sede di Regione Lazio e della volontà espressa pubblicamente dal Commissario del Governo, Vasco Errani, in ordine alla ricostruzione delle zone del cratere del sisma -si legge nel documento -. Auspichiamo, dunque, che si arrivi nei prossimi mesi a veder realizzata questa attesa, che è condivisa dalla gente, dalle forze economiche, imprenditoriali e sociali al fine di dare un supporto concreto alla stagione della ricostruzione e dello sviluppo per evitare lo spopolamento”.

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