Solidarietà: Ceis, giovedì 22 dicembre il cardinale Pietro Parolin inaugura la “Casa di Sara”

Giovedì prossimo, 22 dicembre, alle 18, il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, presiederà la messa di Natale nel Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi di Roma. Alla celebrazione, che si svolgerà nella sede centrale del Ceis in via Attilio Ambrosini, 129, parteciperanno i ragazzi delle comunità terapeutiche, le donne con bambini in difficoltà, i rifugiati politici ospiti del Centro insieme con i loro familiari e gli operatori delle diverse strutture. Al termine della celebrazione – informano gli organizzatori – Parolin inaugurerà la Casa di Sara, struttura per accogliere donne vittime di violenza intitolata a Sara Di Pietrantronio, la 22enne romana barbaramente uccisa dall’ex fidanzato il 29 maggio scorso. All’evento saranno presenti, inoltre, Paolo Mazzotto, presidente della Fondazione Bnl, e Luisa Todini, presidente della Fondazione Poste Insieme Onlus, che hanno contribuito alla realizzazione della struttura.
La Casa di Sara nasce per rispondere all’invito rivolto da Papa Francesco durante il Giubileo: “Che bello sarebbe che come un ricordo, diciamo, un ‘monumento’ di quest’Anno della misericordia, ci fosse in ogni diocesi un’opera strutturale di misericordia: un ospedale, una casa per anziani, per bambini abbandonati, una scuola dove non ci fosse, una casa per recuperare i tossicodipendenti… Tante cose che si possono fare…”. “Siamo onorati e felici per i nostri ragazzi – sottolinea il presidente del Ceis, Roberto Mineo – che il primo collaboratore di Papa Francesco voglia festeggiare per il secondo anno consecutivo il Natale insieme con tante persone che lottano ogni giorno per uscire da numerose forme di dipendenza, in primis quella della droga. Sarà un’occasione anche per salutare coloro che hanno finito il percorso di riabilitazione nel nostro Centro e che sono ritornati alla vita”. In quasi cinquant’anni di attività il Ceis ha accolto diverse volte il beato Paolo VI, san Giovanni Paolo II e proprio quest’anno Papa Francesco.

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