Terremoto: Clarisse Camerino, “ci stiamo adoperando per riuscire a tornare, ma ci vuole tanta pazienza”

“Ci stiamo adoperando per riuscire a tornare, ma non è facilissimo. Stiamo cercando di vedere se è possibile sistemare la casa d’accoglienza per appoggiarci là e trasformare il refettorio in cappella. Ma ancora la macchina post-sisma è ingolfatissima e quindi c’è da avere tanta pazienza”. È quanto affermano le monache clarisse di Camerino, reduci da un sopralluogo nel monastero di Santa Chiara, lesionato dalle scosse dei terremoti che hanno devastato l’Italia Centrale. Da un mese e mezzo le monache sono accolte dalle consorelle di San Severino Marche, ma fin da subito hanno espresso il desiderio di tornare a Camerino.

Clarisse di Camerino“In tutto questo che ci è letteralmente crollato addosso, sperimentiamo quella serenità che Dio solo sa dare quando umanamente non ci sarebbe altro che piangere e disperarsi”, dichiara anche a nome delle sorelle madre Chiara Laura: “Certamente ora più che mai ci sentiamo di condividere con tutte le popolazioni ferite dal sisma quelle ‘lacrime di misericordia’ a cui affidiamo il compito di detergere i nostri occhi perché siano sempre capaci, anche nell’ora della prova, di scorgere i nostri nomi scritti a caratteri d’oro nel cuore di Cristo”. “Sarebbe bello se tutto questo si trasformasse in una cordata di preghiera – proseguono le monache – e chissà che magari santa Camilla non possa, ancora una volta per molti, diventare un segno orante di speranza”. È possibile contribuire attraverso i conti correnti bancario (Iban: IT77H0306968830000000001032 presso Banca Intesa – agenzia di Camerino) e postale (17194606) entrambi intestati a Monastero S. Chiara-Camerino.

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