Natale: mons. Oliva (Locri-Gerace), “la nostra torni ad essere la terra dove fiorisce la vita”

“Mi piacerebbe poter accogliere le vostre speranze e con esse le sofferenze che portate nel cuore, e aiutarvi a fronteggiare insieme tutte le difficoltà che si fanno presenti sul vostro cammino. Conosco i ritmi vorticosi, in cui, spesso, la vita familiare è costretta a barcamenarsi”. A scriverlo è il vescovo di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva alle famiglie in occasione del Natale. Per il presule è “poco il tempo di stare insieme, di ascoltarsi, di pregare e anche solo di creare relazioni. Tante sono le angosce, le povertà e miserie che vi affliggono! Non meno le delusioni o i fallimenti che intaccano l’unità coniugale e familiare! Vorrei poter dire a ciascuna di voi: ‘Rallegriamoci tutti nel Signore, perché è nato nel mondo il Salvatore. Oggi la vera pace è scesa a noi dal cielo'”. La missione delle famiglie è quella di “essere nel mondo annunciatori di gioia. La mia e vostra attenzione vuole perciò centrarsi su Gesù: è Lui che ci mostra, nella carne di un bimbo, il Dio che si fa uno di noi. Vorrei condividere con voi la certezza che non siamo di fronte ad una fiaba, quanto ad una storia vera che ci appartiene e ci interpella: Gesù è nato a Betlemme nel 753 dalla fondazione di Roma, sotto l’imperatore Cesare Ottaviano Augusto, quando in Giudea era re Erode il Grande e il governatore della Siria era Quirinio”. Monsignor Oliva invita ad accompagnare i figli “doni preziosi” nella “loro crescita e fate in modo che, seguendo il Cammino Emmaus, portino a completamento l’iniziazione cristiana, secondo le indicazioni dei vostri parroci. Siate aperti alla vita! Nel nostro tempo i natali sono sempre più pochi, la vita non nasce, la popolazione invecchia. Il Signore non farà certo mancare il pane sulle vostre mense. Sogno, con voi e per voi – sottolinea – che la nostra Locride recuperi la dimensione cristiana della famiglia e torni ad essere la terra dove fiorisce la vita, con la vita la speranza, e con la speranza la gioia. In famiglia si vive l’amore, anche quando si sperimenta l’umana fragilità e la fatica di ricostruire legami deboli e vacillanti”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Europa

Informativa sulla Privacy