Guida alla città: Milano raccontata dagli “spiazzati”. Itinerari insoliti con gli occhi dei senzatetto

“I senzatetto a Milano sono circa 3.500, almeno 500 vivono per strada. Con la crisi un numero crescente di loro viene dall’ex ceto medio impoverito. Per loro Milano ha fatto molto soprattutto negli ultimi anni moltiplicando i posti letto nei dormitori in particolare nel periodo invernale. Inoltre guardiamo con grande interesse al Sia, il sostegno di inclusione attiva, proposto dal ministero, perché si tratta della prima misura universalistica rivolta agli indigenti all’interno di un processo di accompagnamento dentro il quale i servizi pubblici e del privato sociale potranno essere coinvolti”. Così si è espresso Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana, illustrando oggi la guida realizzata da un gruppo di senza dimora all’interno dei laboratori proposti dagli educatori de La Piazzetta, il centro diurno di viale Famagosta, promosso dalla Cooperativa Farsi Prossimo. La pubblicazione “I Gatti di Milano non toccano terra” sarà venduta al prezzo di 10 euro. Oltre la metà del costo di copertina andrà agli autori. “La guida propone 9 itinerari insoliti per la città di Milano da percorrere con le scarpe da tennis e ascoltando magari le canzoni di Enzo Jannacci abbondantemente citate nel testo”, ha spiegato Stefano Lampertico, direttore di Scarp de’ tenis, street magazine nato a Milano e diffuso in 11 città italiane, che ha editato il volume.
Aldo Scaiano, uno degli autori, ha aggiunto: “Siamo partiti dagli aneddoti e fatti curiosi che ognuno di noi, milanesi di nascita o di adozione, conosceva e li abbiamo messi insieme ai percorsi e agli incontri che noi stessi facciamo vivendo sulla strada”. Nella guida “I Gatti di Milano non toccano terra” si trovano una grande quantità di informazioni storiche, aneddoti curiosi, episodi celebri. Ma soprattutto, spiega Caritas Ambrosiana, “vi viene rappresentata la Milano degli ‘spiazzati’, questo il nome che si sono dati gli autori stessi della guida. Una città sommersa, che di giorno non si vede, o perché sovrastata dal rumore della vita quotidiana o perché accuratamente scansata dal mondo di sopra”.

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