“La fiscalità dell’ente ecclesiastico è un argomento delicato, complesso, importante, dovendo distinguere con attenzione due ambiti: quello delle attività di religione, o culto, e quello delle attività economiche”. Ad affermarlo il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, in occasione del 3° convegno su “L’ente ecclesiastico nell’ordinamento tributario italiano” organizzato dalla Associazione magistrati tributari sezione Liguria e in corso di svolgimento oggi pomeriggio a Genova. “Mi pare opportuno sottolineare – ha aggiunto – che la conoscenza delle fonti giuridiche che disciplinano gli enti ecclesiastici, purtroppo, non sempre è oggetto di accurata attenzione, sia in Italia che all’estero in Europa tanto che questi soggetti sono talvolta equiparati ad altri soggetti similari ma non identici”. “L’attenzione, la riflessione e la conoscenza sempre più approfondita di questo delicato ambito, di questi rapporti istituzionali, tra soggetti diversi, cui sono riconosciute sovranità e autonomia nella collaborazione e nella integrazione – ha proseguito – non è soltanto dedicare una attenzione di giustizia a quelli che sono gli enti ecclesiastici che esprimono la comunità cristiana” ma è anche un modo per rivolgre “l’attenzione di tutti noi all’intera società proprio perché questa moltitudine di enti ecclesiastici, con le loro attività, sono una risorsa per l’intero Paese”.