Barcone della morte a Milano: don Milani (diocesi), “stiamo cercando di comprendere a fondo il progetto, verso cui guardiamo con molto interesse”

Portare a Milano il “barcone della morte”, esponendo in piazza Duomo quel relitto affondato in mare nel 2015 in cui persero la vita oltre 700 migranti. L’idea è del regista premio oscar Alejandro Iñárritu, che l’ha illustrata al sindaco di Milano Giuseppe Sala la scorsa settimana nel corso della sua visita a Milano. “Potrebbe essere un segno importante per la città”, ha detto a riguardo il primo cittadino milanese, ma sulla effettiva realizzazione ha poi precisato: “Voglio essere prudente prima di dire che qualcosa si può fare”. Secondo il progetto del regista messicano, il barcone (che adesso si trova in Sicilia, ad Augusta,) verrebbe trasportato in piazza Duomo a Milano per il 24 marzo, in occasione della visita di Papa Francesco alla città. Nel frattempo, dalla diocesi di Milano filtra ottimismo, come testimoniato dalle parole di don Davide Milani, responsabile per le Comunicazioni sociali della diocesi Ambrosiana e portavoce del cardinale Angelo Scola: “Siamo ancora in attesa di conoscere i tempi tecnici di questa iniziativa – ha detto don Milani -. Stiamo cercando di comprendere a fondo il progetto, verso cui guardiamo con molto interesse”. Perché, afferma ancora don Milani, “in una città che si sforza di accogliere i migranti, un simile memoriale sarebbe un monito per tutti gli altri a vivere lo stesso impegno. Ecco perché, dopo aver valutato attentamente la proposta, ci diremo interessati a partecipare”.

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