Parlamento Ue: la “Made in Scampia box” al presidente Schulz. “Tra dieci anni un quartiere riscattato”

Strasburgo: Martin Schulz riceve la “Made in Scampia box” dai responsabili dell'associazione "Voci di Scampia"

(Strasburgo) “A Scampia non ci sono solo le ‘Vele’, ormai quasi disabitate. E le fiction non ci rappresentano. A Scampia ci sono tanti giovani che hanno deciso di restare, nonostante tutto, di cambiare la faccia al quartiere”. “Noi non abbiamo cercato il fiore nel deserto, lo abbiamo piantato”. L’associazione “Voci di Scampia” fa tappa a Strasburgo e nella sede dell’Europarlamento viene presentata la “Made in Scampia box”, proposta per il Natale, che offre a pochi euro musica, libri, prodotti realizzati da chi vivee lavora nel quartiere napoletano che vuole rinascere. Rosario Esposito La Rossa, scrittore, tra gli animatori dell’associazione, racconta: “Siamo attivi per ridare dignità e voce alla gente del nostro quartiere. Ci impegniamo per fare di un quartiere-dormitorio un quartiere produttivo” sotto il profilo sociale, relazionale, economico, sportivo. “Scampia può diventare una nuova Berlino est del futuro e preparare anche un futuro per Napoli. La visita all’Europarlamento è promossa dall’eurodeputato Daniele Viotti, che afferma: “Qui c’è al contempo un progetto sociale e imprenditoriale. Un progetto per restituire dignità a un territorio bistrattato, oltre che a lungo segnato da malaffare e violenza”. Il gruppo fa tappa anche nell’ufficio del presidente dell’Europarlamento, Martin Schulz, che ha parole di incoraggiamento per l’associazione e per quanti, a Scampia, sono impegnati a favore dei giovani, delle famiglie, del lavoro.
Rosario Esposito La Rossa racconta: “Ogni 200 metri a Scampia ora c’è un laboratorio, un centro di ritrovo sottratto alla camorra, un’associazione che ha sede nei locali dove una volta imperava lo spaccio”. A Strasburgo sono invece giunti gli “Spacciatori di miele”: miele prodotto da chi “vuole sottrarre alla criminalità certe parole – come lo spaccio – che un tempo avevano un significato positivo”. Nella scatola si trovano dvd, e-book, proposte teatrali, proposte di tour per Scampia e nel capoluogo campano, iniziative come “piantiamo un albero”, “scambiamoci un libro”, “facciamo una partita a calcio”; incontri con i familiari di Antonio Landieri, il primo disabile vittima innocente di camorra; visita alla scuola calcio Arci Scampia, con 500 ragazzi; una tappa a “Chikù”, ristorantino con cucina italo-rom… I fondi che saranno raccolti con “Made in Scampia box” serviranno per ristrutturare la “Scugnizzeria”, luogo di ritrovo giovanile acquistato dall’associazione. Esposito La Rossa spiega al Sir: “Sono convinto che tra dieci anni parleremo di Scampia come di un quartiere riscattato. Ci sono 70 associazioni che stanno creando un effetto-paracadute per i giovani”. “E c’è una rete umana e istituzionale che ci sostiene”.

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