Migranti in Grecia: 31 organizzazioni umanitarie chiedono ai leader europei di affrontare l’emergenza che si aggrava con l’inverno

Migliaia di migranti e rifugiati intrappolati in Grecia e costretti a vivere in condizioni degradanti a causa dell’accordo Ue-Turchia rischiano la propria vita con l’arrivo dell’inverno e del freddo. È l’allarme lanciato oggi da 31 organizzazioni umanitarie impegnate in Grecia, tra cui Oxfam, Save the Children, Amnesty International, Human Rights Watch e International Rescue Committee, che rivolgono un appello urgente ai leader europei, che si incontreranno domani a Bruxelles, per un’azione immediata in grado di affrontare l’emergenza. In una dichiarazione congiunta , rivolta ai capi di stato e di governo europei, le organizzazioni denunciano le condizioni drammatiche in cui si trovano i migranti che avevano raggiunto le coste greche in cerca di sicurezza e dignità. “Molti degli oltre 16mila uomini, donne e bambini bloccati sulle isole continuano a vivere in condizioni disumane e di sovraffollamento tra Lesbo, Chios, Samos, Leros e Kos, in campi e strutture attrezzate per accoglierne appena 7.450: a loro viene di fatto impedito di trasferirsi sulla terraferma per la paura di non poterli facilmente riportare in Turchia, secondo l’accordo siglato a marzo”, sottolineano le 31 organizzazioni umanitarie.
“La situazione vergognosa in cui migliaia di persone sono costrette a vivere in Grecia mostra che l’Unione europea sta totalmente sbagliando il proprio approccio al tema dell’accoglienza dei rifugiati – ha detto Elisa Bacciotti, direttrice delle campagne di Oxfam Italia -. Per affrontare l’emergenza è necessario sostenere la risposta di paesi in prima linea come Grecia e Italia, e soprattutto intervenire per garantire un’accoglienza dignitosa agli uomini, donne e bambini in fuga da guerra e persecuzioni”. “L’accordo tra Turchia e Unione europea rappresenta un palese fallimento nei confronti di persone arrivate in Europa in cerca di asilo – ha aggiunto Iverna McGowan, direttrice dell’ufficio di Amnesty International presso le istituzioni europee –. Questo trattato che ignora i diritti e – ancor peggio – causa sofferenza e non deve diventare un modello per altri”. “La crisi che investe i migranti intrappolati in Grecia può essere risolta – conclude Imogen Sudbery, capo dell’ufficio di Bruxelles dell’International Rescue Committee -. I leader europei hanno molti strumenti a loro disposizione, a partire dal ricollocamento e dal ricongiungimento con parenti che già si trovano in altri paesi europei”. Le organizzazioni firmatarie chiedono ai leader europei di non concludere con i governi africani accordi simili a quello con la Turchia, avendo il solo scopo di tenere i migranti lontani dall’Europa.

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