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Comece: povertà, documento dei vescovi europei. “Approccio integrale di lotta all’esclusione sociale”

(Bruxelles) Di fronte a “un quarto della popolazione ancora oggi esposta al rischio di povertà e di esclusione sociale” i vescovi europei incoraggiano “l’Ue e i suoi Stati membri a sviluppare, in collaborazione con la società civile e gli attori delle chiese, un approccio integrale di lotta contro la povertà e l’esclusione sociale in tutte le sue forme”. Lo si legge in un documento pubblicato dalla Commissione degli episcopati della comunità europea (Comece), indirizzato al presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, al commissario per gli affari sociali Marianne Thyssen, ai membri del Parlamento europeo e alla prossima presidenza maltese del Consiglio dei ministri Ue. Il problema della povertà si è spostato “dalle periferie al cuore delle nostre società” e attanaglia oggi bambini, giovani, disoccupati di lungo periodo, “lavoratori poveri”, gruppi sociali discriminati. “I più vulnerabili dovrebbero essere al centro delle politiche locali nazionali e dell’Unione”, afferma il testo, guidate dai principi “della solidarietà e sussidiarietà”. In un’economia globale interdipendente anche i governi nazionali “dovrebbero cooperare almeno a livello europeo quanto alle norme e alle politiche sociali e fiscali”. Se la povertà è “il risultato di ostacoli strutturali”, solo il modello di “economia sociale di mercato” che lega “il principio del libero mercato con l’esigenza della solidarietà e i meccanismi di servizio al bene comune” offre un “approccio integrale per combattere la povertà”.

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