Papa Francesco: al seminario pugliese, “essere anzitutto uomini di relazione”

Appartenere “significa anche saper entrare in relazione. Occorre prepararsi ad essere anzitutto uomini di relazione. Con Cristo, con i fratelli con cui condividiamo il ministero e la fede, con tutte le persone che incontriamo nella vita. E a saper vivere bene le relazioni si inizia in seminario! Non si può pensare di camminare verso il sacerdozio senza avere preso questa decisione nel cuore: voglio essere un uomo di relazione. Sia questa la prima attenzione in questi anni, la prima meta formativa”. È un passaggio del discorso consegnato dal Papa alla Comunità del Pontificio Seminario Regionale Pugliese “Pio XI” ricevuta in udienza nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico. Francesco, infatti, si è rivolto ai presenti un discorso a braccio, dando per letto il testo preparato in precedenza. “Posso verificare realmente, man mano che passano gli anni e l’ordinazione si avvicina, se sto progredendo su questa dimensione: se la mia capacità relazionale sta crescendo, sta maturando. La costruzione della comunità, che un giorno dovrete guidare come sacerdoti, inizia nella vita di tutti i giorni in seminario, sia tra di voi, sia con le persone che incontrate nel vostro cammino. Non sentitevi diversi dai vostri coetanei – ha aggiunto il Santo Padre -, non ritenete di essere migliori degli altri giovani, imparate a stare con tutti, non abbiate paura di sporcarvi le mani. Se domani sarete preti che vivono in mezzo al popolo santo di Dio, oggi iniziate ad essere giovani che sanno stare con tutti, che sanno imparare qualcosa da ogni persona che incontrano, con umiltà e intelligenza. E alla base di tutte le relazioni ci sia la relazione con Cristo: man mano che lo conoscete, che lo ascoltate, che vi legate a Lui nella fiducia e nell’amore, fate vostro il suo amore, mettetelo nei rapporti con gli altri, diventate “canali” del suo amore attraverso la vostra maturità relazionale. Il luogo in cui cresce la relazione con Cristo è la preghiera, e il frutto più maturo della preghiera è sempre la carità”.

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