Festival della comunicazione sociale: Contri (Pubblicità Progresso), “affidarsi a esperti che conoscano la materia”

“Nel mondo della comunicazione sociale entrano in gioco due attori principali: le onlus e le istituzioni. Le prime non hanno grandi fondi e il più delle volte si trovano a rivolgersi a una porzione molto piccola di pubblico e di territorio. E spesso ignorano che gli spot, anche quelli sociali, devono contenere un messaggio forte e devono essere chiari e comprensibili. Le istituzioni, invece, come dimostrano le polemiche intorno alla campagna del Fertility day, hanno un metodo errato di divisione delle competenze. Bisogna capire, allora, che quando si fa comunicazione è necessario affidarsi agli esperti del settore che conoscano a fondo la materia”. Lo ha dichiarato questa mattina il presidente di Pubblicità Progresso, Alberto Contri, nel corso della conferenza stampa di presentazione del primo Festival della comunicazione sociale che si terrà a Milano nel mese di novembre. “Troppo spesso – ha aggiunto Contri – il mondo della politica ha interferito in questo settore, pur non avendo le adeguate competenze. Mi riferisco, ad esempio, alle campagne antidroga fatte in passato dal nostro Governo che non hanno dimostrato la giusta efficacia”. Contri ha poi parlato delle difficoltà legate alla necessità di adeguare la comunicazione sociale alle nuove tecnologie, soprattutto quelle utilizzate dai giovani. “In Italia – ha concluso Contri – siamo ancora un po’ indietro su questo fronte: penso ad esempio alla banda larga. Ecco perché in questo senso dovremmo prendere spunto dai Paesi esteri, anche per quanto riguarda il modus operandi di interazione con il mondo dei giovani”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori

Informativa sulla Privacy