Diocesi: Massa Carrara – Pontremoli, inaugurazione della Scuola teologica diocesana con Massimo Introvigne

Si apre giovedì 10 novembre l’Anno accademico della Scuola di formazione teologico-pastorale della diocesi di Massa Carrara – Pontremoli.
La lectio magistralis sul tema “La misericordia delle religioni non cristiane” sarà tenuta da Massimo Introvigne scrittore, sociologo e direttore del Cesnur, (Centro per gli studi sulle nuove religioni) . L’appuntamento è per le ore 18.00 nei locali della parrocchia della Ss.ma Annunziata a Marina di Carrara (Ms). All’evento sarà presente anche il vescovo diocesano, monsignor Giovanni Santucci e la direzione della Scuola, con il preside, don Pietro Pratolongo, e i due vicepresidi, don Alessandro Biancalani e don Maurizio Iandolo. La tematica di cui tratterà Introvigne, si legge nella nota stampa che dà la notizia, “è di stretta attualità perché nella misericordia ci sono le radici di un dialogo e confronto leale e sereno tra le grandi religioni rivelate: inoltre è una occasione propizia di riflessione che si pone anche al termine dell’Anno della Misericordia promosso da papa Francesco e che si chiude in diocesi domenica 13 novembre”. Il preside, don Pietro Pratolongo, spiega: “Parlerei di una ‘santa alleanza’ tra Cristianesimo, Ebraismo e Islam che bandisce ogni violenza in nome di Dio. Il cammino ecumenico e interreligioso avviato dal Concilio Vaticano II ci impegna fortemente, nella riscoperta delle Scritture, nella purificazione della memoria, nella ricerca teologica a cercare ciò che già ci unisce, per rischiarare e comprendere, per superare ciò che ci divide”. La Scuola diocesana di formazione teologico-pastorale (Sdftp) – prosegue il comunicato -, ha rinnovato la propria organizzazione, per essere ancora di più a servizio della pastorale della Chiesa locale. La Scuola viene configurata in maniera particolare per la preparazione-formazione degli operatori pastorali delle parrocchie e dei candidati ai ministeri istituiti, al diaconato permanente e di coloro che vogliono fare un cammino di crescita nella fede. Inoltre la Scuola intende anche costituire un’occasione di riflessione sui contenuti della fede cristiana e di dialogo con la cultura contemporanea. Un “cambio di passo” dunque, che intende porre la Scuola in un ottica nuova sul territorio: in primo luogo a favore delle parrocchie e dei bisogni formativi che ci sono, e inoltre con una apertura “missionaria” al contesto, anche culturale del territorio.

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