Malattie rare: mons. Mupendawatu (Santa Sede), 400 milioni ne soffrono, un miliardo le persone affette da malattie “neglette”

Nel mondo, sono 400 milioni le persone affette da malattie rare, e oltre un miliardo quelle affette da malattie “neglette”, di cui quasi la metà sono bambini. Lo ha ricordato monsignor Jean-Marie Musivi Mupendawatu,  segretario del Pontificio Consiglio per gli operatori sanitari, presentando oggi in Sala Stampa vaticana la Conferenza internazionale promossa dal citato dicastero pontificio sul tema: “Per una cultura della salute accogliente e solidale a servizio delle persone affette da patologie rare e neglette”, in programma in Vaticano dal 10 al 12 novembre. Quella da raccogliere, ha spiegato il relatore, è una sfida “importante dal punto di vista sia epidemiologico, scientifico e clinico-assistenziale sia culturale e socio-politico con un chiaro richiamo alla necessità di responsabilità ed impegni a livello globale da parte di tutti gli attori interessati”. La Chiesa, da parte sua, con questa iniziativa vuole “mettersi al servizio degli ammalati affetti da patologie rare e neglette, offrendo elementi di risposta di natura educativa, culturale e pastorale”, a partire dalla consapevolezza che “l’assistenza e la cura dei malati in generale e di quelli affetti da patologie rare e neglette in particolare, sono una ineludibile opera di misericordia corporale evangelica. Tre, ha spiegato Mupendawatu, le parole-chiave dei lavori: “Riformare per fare il punto sullo stato dell’arte delle conoscenze sia in senso scientifico sia clinico-assistenziale; curare meglio in una logica accogliente e solidale la vita del malato;  custodire l’ambiente nel quale l’uomo vive”. In occasione della conferenza, ha reso noto l’esponente vaticano, domani e dopodomani, presso la Casa Santa Maria alle Fornaci, avrà luogo l’incontro delle Istituzioni Sanitarie Cattoliche Europee.  Una mostra fotografica sulle patologie rare e neglette sarà visitabile nell’androne antistante l’Aula Paolo VI a partire da giovedì 10. Oltre 320 i partecipanti attesi, da quasi 50 Paesi del mondo.

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