Don Francesco Ceriotti: mons. Giuliodori (Università Cattolica), “un maestro, un padre, un compagno di viaggio”

“Un maestro, un padre, un compagno di viaggio”. Così monsignor Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ricorda ad Avvenire monsignor Francesco Ceriotti, storico direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei, deceduto sabato scorso all’età di 95 anni. Giuliodori è stato il successore di Ceriotti alla guida dell’Ufficio Cei, incarico in cui gli subentrò nel 1998. “Ceriotti – racconta Giuliodori – lasciava la direzione dell’Ufficio che aveva fondato, anzi ‘inventato’, e condotto per una ventina di anni ottenendo indiscutibili risultati. La lasciava a me, a un prete quarantenne, quindi relativamente giovane. Poteva avvertire il mio arrivo come un’invasione. Invece… Nessuna gelosia. Soltanto consigli, quando gliene chiedevo. Da quel momento è stato un padre e fratello capace di sostenermi nella più totale discrezione”. Ceriotti, prosegue Giuliodori, “è stato assoluto protagonista nella nascita del Progetto culturale, di Sat2000 (oggi Tv2000) e del Corallo, il consorzio delle emittenti cattoliche locali, e di Radio InBlu. Del rinnovamento e della crescita di Avvenire. A sostegno dei settimanali diocesani, Ceriotti è stato protagonista della nascita dell’agenzia giornalistica Sir. Dopo il 1998 il suo impegno è continuato in vari luoghi. Fino a pochi mesi fa, pure, come responsabile della Fondazione comunicazione e cultura”. La sua “eredità”, conclude il vescovo, “è stata preziosissima”: “Quando hai a che fare con i media, è facile finire per servirsene, anziché servirli. Usarli per la propria immagine, per nutrire il proprio ego. Ceriotti mai”.

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