Diocesi: Perugia, solennità del patrono Ercolano vissuta nella vicinanza alle persone colpite dal sisma

La celebrazione della solennità di sant'Ercolano nel 2015 nella chiesa dell'università di Perugia

Tre giorni per celebrare la solennità di sant’Ercolano, vescovo e martire, “defensor civitatis”, patrono della città e dell’Università degli Studi di Perugia. Per i giorni 5, 6 e 7 novembre la Chiesa perugina propone alcune iniziative religiose, raccogliendosi in preghiera per le popolazioni colpite dai gravi eventi sismici in corso. “La ricorrenza del patrono – chiarisce una nota della diocesi – è occasione per esprimere vicinanza e solidarietà, in modo particolare, a quanti hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni ed ospitati in strutture turistiche anche del capoluogo umbro, del comune di Corciano e di quelli del comprensorio del Lago Trasimeno (Castiglione del Lago, Magione e Passignano)”. Affinché queste persone (nella diocesi di Perugia al 3 novembre sono 854, di cui 406 nel capoluogo, 246 nella zona del Trasimeno e 202 a Corciano) “si sentano il meno possibile sole e distanti dai propri luoghi di origine, parroci, animatori parrocchiali e volontari Caritas più prossimi alle strutture che le ospitano, stanno loro accanto sostenendole non solo spiritualmente ma anche materialmente, collaborando in quest’opera di assistenza con le istituzioni civili locali”. Sabato 5, alle ore 17, nella chiesa intitolata al patrono, si terrà la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo ausiliare monsignor Paolo Giulietti. A seguire (ore 18.30) il gruppo vocale “I Madrigalisti di Perugia” diretto dal maestro Mauro Chiocci terrà un concerto in onore del santo patrono. Domenica 6, alle 10.30, sempre in Sant’Ercolano, messa presieduta dal rettore don Francesco Benussi. In serata, alle ore 20.45, nella chiesa dell’Università si svolgerà la veglia vocazionale presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti. Lunedì 7 novembre, alle ore 19.15, nella chiesa dell’Università, il cardinale Bassetti presiederà la celebrazione eucaristica con una rappresentanza del mondo accademico (studenti, docenti e personale amministrativo) in ricordo del patrono dell’ateneo. Il cardinale, al termine della celebrazione, affiderà agli studenti presenti il mandato di “giovani missionari”.

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