Natalità: Istat, nel 2015 calano i figli di coppie straniere

È proseguita anche nel 2015 la diminuzione della fecondità in Italia, in atto dal 2010. Un fenomeno che coinvolge sempre più anche i genitori stranieri. Ne dà conferma l’Istat, nel report “Natalità e fecondità della popolazione residente – Anno 2015” diffuso oggi. Nell’ultimo anno il numero medio di figli per donna è sceso a 1,35 (1,46 nel 2010) con una riduzione per le italiane (in media 1,27 figli nel 2015 contro 1,34 nel 2010), e un crollo per le donne straniere (1,94 a fronte di 2,43 di 5 anni prima). “Continua il calo dei nati da genitori entrambi stranieri”, rileva l’Istat: nel 2015 scendono a 72.096 (quasi 3mila in meno rispetto al 2014) facendo registrare anche una flessione sul totale delle nascite (pari al 14,8%). Non solo: “per il secondo anno consecutivo – prosegue l’Istat – scende il numero di nati con almeno un genitore straniero: sono quasi 101mila nel 2015, pari al 20,7% del totale dei nati a livello medio nazionale”. Per quanto riguarda la nazionalità, sono di origine rumena le donne che hanno partito più figli nel 2015 (oltre 19mila nati), seguite dalle marocchine, con quasi 12mila, dalle albanesi, con poco più di 9mila e dalle cinesi con 4mila. “Queste quattro comunità – osserva l’Istat – raccolgono il 47% delle nascite da madri straniere residenti in Italia”. Da rilevare anche “l’elevata propensione a formare una famiglia con figli tra concittadini (omogamia) delle comunità maghrebine, cinesi e, più in generale, di tutte le comunità asiatiche e africane” rispetto a ciò che avviene per “le donne ucraine, polacche, moldave, russe e cubane”, le quali “mostrano un’accentuata propensione ad avere figli con partner italiani più che con connazionali”.

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