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Migrazioni: Atene, confronto europeo sui richiedenti asilo. Presenti anche le realtà cattoliche

Atene: l'intervento del commissario Ue, Dimitris Avramopoulos (foto SIR/Easo)

(Bruxelles) È cominciata oggi ad Atene la sesta assemblea plenaria del forum Consultativo dell’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo (Easo). Oltre duecento rappresentanti di associazioni della società civile e persone a vario titolo impegnate nell’accoglienza e nell’accompagnamento dei richiedenti asilo si sono riunite in Grecia proprio per parlare in particolare del programma Ue di ridistribuzione dei richiedenti asilo varato nel 2015 e degli “hotspot”, i centri di identificazione dei migranti che fanno richiesta di asilo. “Se vogliamo affrontare la crisi dei rifugiati in tutti i suoi aspetti, abbiamo bisogno di un approccio che coinvolga tutta la società”, ha affermato il commissario Ue per le migrazioni Dimitris Avramopoulos aprendo i lavori. “Avere l’opinione della società civile è di estrema importanza nello sviluppo e nella definizione di procedure di lavoro” sul piano politico, ha aggiunto il vice-ministro greco per le migrazioni Ioannis Balafas. A coordinare i lavori è un gruppo di esperti in tecniche di partecipazione perché l’incontro vuole essere uno spazio “per discussioni interattive, in cui i partecipanti siano impegnati in prima persona a proporre temi di confronto e la condivisione d’idee e di buone pratiche”, spiegano gli organizzatori. Nell’elenco dei partecipanti compaiono anche il Jesuit Refugee Service, la commissione cattolica internazionale per le migrazioni (Icmc) e la Commissione delle Chiese per le migrazioni (Ccme).

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