Papa Francesco: ai giovani Servizio Civile, “siete una forza preziosa e dinamica del Paese”

“Voi siete una forza preziosa e dinamica del Paese: il vostro apporto è indispensabile per realizzare il bene della società, tenendo conto specialmente dei soggetti più deboli. Il progetto di una società solidale costituisce il traguardo di ogni comunità civile che voglia essere egualitaria e fraterna”. Con queste parole Papa Francesco si è rivolto ai settemila giovani del Servizio civile nazionale ricevuti in udienza questa mattina per ricordare i 15 anni della legge istitutiva del Servizio. Questo progetto viene “tradito ogni volta che si assiste passivamente al crescere della disuguaglianza tra le diverse parti sociali o tra le nazioni del mondo; quando si riduce l’assistenza alle fasce più deboli senza che siano garantite altre forme di protezione; quando si accettano pericolose logiche di riarmo e si investono preziose risorse per l’acquisto di armamenti; o ancora quando il povero diventa un’insidia e invece che tendergli la mano lo si relega nella sua miseria”. Tutti questi atteggiamenti rappresentano, per Papa Francesco, “uno sfregio della nostra società e della sua cultura, immettendo in esse criteri e prassi improntati all’indifferenza e alla sopraffazione, che rendono più povera la vita non solo di chi è dimenticato o discriminato, ma anche di chi dimentica o discrimina, il quale finisce per rimanere chiuso in sé stesso e precludersi l’incontro con la carne dei fratelli, che è la via obbligata per trovare il bene”. Il Pontefice ha sottolineato che “tra le varie aree di intervento dei progetti di Servizio Civile, un particolare rilievo merita la tutela dell’ambiente, tenendo presente il criterio di una ecologia umana, che ci permetta di riconoscere lo stretto legame tra la cura dell’ambiente e quella dell’uomo e colga le gravi conseguenze del degrado ambientale sulla vita delle persone, in particolare dei più poveri”. Non meno importanti sono “anche tutti gli altri progetti educativi e assistenziali del Servizio Civile Italiano, con i quali in vari modi si accompagnano bambini, ragazzi, persone disabili, emarginate e bisognose di aiuto”. Da Papa Francesco anche un pensiero per le popolazioni colpite dal terremoto, “alle quali rinnovo la mia vicinanza e il mio incoraggiamento”, per l’impegno nel portare aiuto ai rifugiati e ai migranti, “i quali chiedono di essere soccorsi e integrati nel tessuto sociale. L’Italia – ha rimarcato il Papa – è lodevolmente impegnata in questa opera; nell’esprimere apprezzamento per tutto ciò, esorto a proseguire con coraggio sia sul piano dell’accoglienza concreta sia su quello della sensibilizzazione e di una vera integrazione”.

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