Salute: Scassola (Fnomceo), “garantire applicazione equa nuovi Lea su tutto territorio nazionale”

Occorre “rivalutare il finanziamento del Sistema sanitario nazionale, promuovere la prevenzione primaria e la formazione del personale”, ma pure “garantire l’applicazione equa su tutto il territorio nazionale dei nuovi Lea. Anche se ogni regione ha le sue specificità, un livello nazionale deve essere garantito”. Ne è convinto Maurizio Scassola, vice presidente Federazione nazionale degli Ordini dei medici e odontoiatri (Fnomceo), intervenuto all’incontro promosso oggi a Roma dal Censis per la presentazione della ricerca “Gli italiani e la salute. La storia e le prospettive di una trasformazione attraverso i 50 Rapporti Censis 1967 – 2017” (Censis – Farmindustria). Per Scassola, al di là degli aspetti economici e organizzativi, “il tempo dedicato alla relazione con il paziente è tempo di cura”. Diverse le indicazioni offerte: “Il rapporto tra giustizia, giurisprudenza e medicina deve trovare un giusto equilibrio; troppo spesso lasciamo ai giudici la scelta terapeutica. C’è un malinteso senso del diritto e i casi Stamina, Di Bella, vaccini ne sono un esempio”. E ancora: “Occorre governare il costo dell’innovazione e dei farmaci, serve più trasparenza nei prezzi di farmaci, dispositivi, tecniche”. No ad abbreviare i tempi della ricerca, sì al principio di precauzione. Il Ssn, osserva infine, “è al centro di sistemi corruttivi: dobbiamo porci la questione di come contrastare qualsiasi livello di condizionamento fino alla corruzione. Ssn, ministero, regioni, sistema ospedaliero possono allearsi per una maggiore trasparenza, che deve essere il primo dovere ad ogni livello”.

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