Società: Casa della carità di Milano, uno spazio per arti ed emozioni. Don Colmegna, “lavoro sociale e inclusione”

Un nuovo spazio per le attività artistiche diurne dedicato alle fasce più fragili della società. È questo il regalo che l’associazione milanese “Casa della carità” si è fatta per il suo dodicesimo compleanno, che verrà festeggiato con un incontro intitolato “La casa delle arti e delle emozioni”. L’appuntamento è in programma alle 17 di giovedì 24 novembre nella sede dell’associazione (in via F. Brambilla 10), a distanza di 12 anni esatti dal giorno in cui venne inaugurata la fondazione voluta dal cardinal Martini. Oggi come allora a presiederla è don Virginio Colmegna, che ha spiegato: “In un periodo in cui pare vincere la logica dell’emergenza, abbiamo scelto di dare spazio a delle attività che invece vanno nella direzione opposta, quella del lavoro sociale, che porta inclusione e coesione per tutti”. Il nuovo spazio – come spiega la fondazione in un comunicato – ospiterà laboratori di arte-terapia durante i quali verranno realizzati gioielli, borse, magliette, ma anche vere e proprie opere come quadri e ritratti”. Nel corso dell’incontro di giovedì, verranno presentati anche i percorsi di cinema e musicoterapia realizzati dalla fondazione in collaborazione con gli ospedali Fatebenefratelli e Policlinico in favore degli abitanti con problemi di salute mentale dei quartieri Molise Calvairate e Crescenzago. Ma le attività artistiche sono solo uno dei tanti ambiti in cui la Casa della carità è impegnata: la fondazione, infatti, ospita gratuitamente oltre 120 persone in difficoltà, mentre ad altre centinaia fornisce assistenza medica e legale.

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