Patriarcato di Mosca-Santa Sede: Kirill, via del dialogo passa anche attraverso gli scambi culturali

La via del dialogo tra le Chiese ortodossa russa e cattolica romana passa anche attraverso lo sviluppo delle relazioni culturali. Lo ha sottolineato il patriarca Kirill ieri incontrando nella residenza patriarcale del monastero stavropigiale di San Daniele di Mosca il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. “Presso il Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, che Lei dirige – ha detto Kirill -, si è svolto il secondo incontro del gruppo di lavoro congiunto sulla cooperazione culturale tra le nostre Chiese, e le due parti hanno continuato a sviluppare i progetti culturali in corso”. Due gli appuntamenti che il patriarca Kirill ha menzionato. L’11 dicembre prossimo, nella basilica romana di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, si terrà il concerto congiunto del coro del Monastero Sretensky, e del Coro sinodale della Chiesa ortodossa russa, con il coro della Cappella Sistina mentre il 25 novembre presso la Galleria Tretyakov si aprirà una mostra di capolavori dal Vaticano con la partecipazione del governatore del Vaticano Giuseppe Bertello. “Si tratta di un evento culturale significativo – ha commentato il patriarca -, ma che è anche un fattore importante nello sviluppo delle relazioni bilaterali”. Secondo quanto affermato da Kirill, mai così tanti capolavori dal Vaticano sono stati esposti all’estero, perciò questa mostra è di grande interesse per il pubblico russo. Parlando dello sviluppo dei contatti inter-cristiani relativamente alla formazione teologica, il primate della Chiesa ortodossa russa ha dato una valutazione positiva anche allo svolgimento della Scuola estiva per rappresentanti della Chiesa cattolica romana, organizzata dalla Scuola di dottorato e alti studi teologici dei santi Cirillo e Metodio. Come parte del programma di formazione, noti studiosi e specialisti della chiesa russa hanno introdotto i partecipanti alla vita religiosa e culturale della Russia. “Sono fiducioso che lo sviluppo delle nostre relazioni amichevoli in direzioni diverse contribuirà, in particolare, allo sviluppo delle relazioni tra i popoli e al superamento dei conflitti, nonché all’intensificazione dell’organizzazione e del coordinamento delle nostre azioni comuni per proteggere le persone e il loro diritto alla vita e alla dignità”, ha riassunto il primate della Chiesa russa.

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