Giovani: Sermig, domani incontro con Farhad Bitani, ex ufficiale dell’esercito afghano che ha scelto la via del dialogo e della pace

È possibile mettersi in discussione, ammettere di aver sbagliato, scegliere di cambiare nel profondo? L’esperienza di Farhad Bitani va in questa direzione. Membro di una famiglia di mujaheddin dell’Afghanistan è cresciuto in un contesto fondamentalista, testimone di atrocità, violenze, corruzione, i mali che hanno distrutto il suo Paese. L’arrivo in Italia ha cambiato tutto: attraverso l’incontro con gesti ed esempi di disponibilità, Farhad ha capito che la strada da seguire era un’altra. Oggi, a 30 anni, è diventato un testimone di dialogo e incontro tra culture e religioni diverse. Farhad Bitani racconterà la sua esperienza all’Università del dialogo del Sermig, domani (22 novembre), alle 18,45, nell’Arsenale della pace di Torino. Un dialogo a tutto campo con giovani e adulti sul tema “E’ possibile… cambiare”. L’Università del dialogo è lo spazio di formazione permanente del Sermig. Inaugurata il 31 gennaio 2004 in Vaticano alla presenza di Giovanni Paolo II, vuole offrire strumenti di riflessione per affrontare le grandi sfide dell’esistenza nel segno della speranza. Negli ultimi anni ha ospitato credenti e non credenti, nel campo della cultura e dei media, dell’economia e della politica, della solidarietà e dell’arte. Ad ascoltarli altri adulti e soprattutto, i giovani. Alcuni nomi: il presidente Sergio Mattarella, Maurizio Molinari, Raffaele Cantone, Alessandro D’Avenia, Samantha Cristoforetti, Antonia Arslan, Mario Calabresi, Simona Atzori, Samir Khalil Samir, Susanna Tamaro, Ferruccio De Bortoli. L’incontro, ad ingresso libero, sarà trasmesso anche in diretta streaming sul sito www.sermig.org/diretta.

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