“Un progetto ‘concordatario’, frutto di un dialogo franco e costruttivo, avviato dieci anni fa ma nato molto prima”. Così monsignor Stefano Russo, vescovo di Fabriano-Matelica e delegato per i beni culturali per la Regione ecclesiastica Marche, inaugurando questa mattina a Roma, presso la Biblioteca nazionale centrale, l’incontro “Mano ai libri. A trent’anni dal Servizio bibliotecario nazionale e a dieci dalla nascita della rete di biblioteche ecclesiastiche”, ha definito la nascita, dieci anni fa, di questa rete di biblioteche, divenuta nel 2008 Polo Sbn di Biblioteche ecclesiastiche (Pbe). L’iniziativa è organizzata dall’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici (Unbce) e l’edilizia di culto della Cei, in collaborazione con l’Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le Informazioni bibliografiche (Iccu) del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact) e la Biblioteca nazionale centrale di Roma. L’evento intende celebrare il trentennale del Servizio bibliotecario nazionale (Sbn) e il decennale della rete di biblioteche ecclesiastiche, oggi Polo Sbn di Biblioteche ecclesiastiche (Pbe). Il Sbn è la rete delle biblioteche italiane promossa nel 1986 da Mibact, Regioni e dall’allora ministero dell’Università e della ricerca scientifica e tecnologica (Murst), con l’obiettivo di superare la frammentazione delle strutture. Il Pbe, nato nel 2006 per la tutela e la valorizzazione dei beni librari delle biblioteche diocesane e di altri istituti ecclesiastici mettendoli in rete, è stato avviato da mons. Russo che ne spiega gli obiettivi: “Operare in rete, valorizzando l’identità delle realtà bibliotecarie; fornire strumenti e soluzioni informatiche alle diocesi; facilitare l’accesso al Servizio bibliotecario nazionale a tutte le biblioteche ecclesiastiche”. A partire dal 2010 la rete di biblioteche è confluita nel Sbn sostenuto dall’Iccu e l’Unbce è diventato il coordinatore del Pbe che oggi è costituito da 204 biblioteche.