Diocesi: Roma, la lettera mensile di mons. Leuzzi agli universitari

“Cari studenti universitari, tra pochi giorni saremo a Siena per il XIV Pellegrinaggio. E’ un appuntamento ormai tradizionale con il quale daremo inizio al cammino pastorale del nuovo anno accademico. Quest’anno il pellegrinaggio sarà l’ultima tappa dell’anno giubilare che ormai volge al termine e, con Santa Caterina, saremo invitati a custodire nel nostro cuore quanto abbiamo ricevuto dal Signore. Con il cuore e la mente a Siena, dove spero saremo in tanti, vorrei affidarvi una mia affermazione che ho condiviso in questo anno con molti amici: ‘Tutti gli dei sono misericordiosi, ma il Vangelo della Misericordia è uno solo’”, così scrive il vescovo ausiliare Lorenzo Leuzzi, delegato per la Pastorale Universitaria diocesana di Roma nella lettera mensile agli studenti. Il testo di novembre parte dall’invito del vescovo a tutti gli universitari a partecipare il prossimo 12 novembre, al Pellegrinaggio degli universitari. Monsignor Leuzzi, partendo da Santa Caterina che ha vissuto tutta la sua esistenza ispirata dal Vangelo di una misericordia attiva, diventando protagonista degli avvenimenti dei suoi tempi, nella Chiesa e nella società civile, invita i giovani ad imitarla, vivendo pienamente i tempi attuali, e diventando interpreti maggiori e non solo spettatori passivi: “La società contemporanea – scrive – non ha bisogno degli dei misericordiosi, ma del Vangelo della Misericordia, perché la storia ha bisogno di protagonisti e non di funzionari”. Ricordando le parole di papa Francesco nella veglia di Cracovia: “La vita è bella sempre e vogliamo viverla; vogliamo lasciare un’impronta; noi decidiamo del nostro futuro”, il presule conclude: “A te la grande scelta: essere nella storia, o uscire dalla storia Con gli occhi di Gesù imparerai a costruire una storia dove scoprirai la gioia della tua identità, della tua stabilità e della tua eternità. Sarai nella storia ‘qualcuno’ e non qualcosa, come è avvenuto per Santa Caterina da Siena, una donna qualunque e insignificante, che è diventata qualcuno per molti e ancora oggi continua ad essere punto di riferimento per costruire una società fondata sulla dignità dell’uomo”.

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