Diocesi: mons. Tisi (Trento), “le lacrime uniscono credenti e non-credenti, poveri e ricchi”

“Siamo qui con il carico delle lacrime che riaffiorano dalle tombe dei nostri morti. Le lacrime non hanno religione, non hanno credo politico, non hanno conto in banca: uniscono credenti e non-credenti, maggioranza e minoranza, poveri e ricchi”. Lo ha affermato ieri l’arcivescovo di Trento, monsignor Lauro Tisi, nel corso della celebrazione eucaristica che ha presieduto nel cimitero cittadino. “L’esperienza del dolore e dell’amore appartiene a ciascuno di noi. Lo mostrano i volti delle sorelle e dei fratelli scossi da una terra dove tutto crolla, ma non la dignità e la solidarietà”, ha aggiunto mons. Tisi, secondo cui “in questa dimensione dell’amore che accomuna tutti, riconosciamo la grande via, attraverso la quale il Padre visita la terra”. “Lo fa – ha proseguito l’arcivescovo – attraverso i santi di ieri e di oggi, donne e uomini che hanno costruito la propria felicità ponendosi a servizio di quella degli altri, indicandoci così la strada per essere, semplicemente, umani”. Commentando la pagina evangelica, mons. Tisi ha osservato che sono beati “quelli che non si stancano di dare fiducia”, quanti “hanno il coraggio di piangere”, “coloro che si mostrano fedeli” e “si prendono cura degli altri”, le persone “che non hanno secondi fini”, “gli artigiani della pace” e “gli uomini che rifiutano di avere nemici”. “Nei nostri giorni incerti, segnati dalla paura e dalla sfiducia verso il futuro, le beatitudini – ha concluso Tisi – risuonano in tutta la loro freschezza e novità”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Mondo

Informativa sulla Privacy