Cardinale Bagnasco: terremoto, “commovente vedere le persone in ginocchio in preghiera davanti alle chiese”

“Le chiese sono il cuore della gente perché sono la casa spirituale, la loro identità, simbolo e luogo dei loro affetti più cari” e vedere pregare le persone in ginocchio davanti alle chiese crollate è stata “una immagine commovente perché ha espresso in un modo evidente ed eloquente lo stato d’animo di queste popolazioni, private della casa, del lavoro, dei loro paesi ma anche delle loro chiese che fanno parte della loro storia e della loro vita”. Ad affermarlo il cardinale Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, al termine della Messa per i Santi che ha celebrato ieri mattina nella cattedrale di San Lorenzo. Al termine della celebrazione, il porporato ha rivolto “un pensiero alle vittime” del terremoto nel centro Italia, “ai famigliari ed alle migliaia di persone sfollate dalle loro case, speriamo non dalle loro storie, dai loro paesi, dalle loro tradizioni”. E proprio verso le tradizioni, queste persone “stanno mostrando molto attaccamento e questo è un dato positivo, tipico del nostro Paese” e “certamente le amministrazioni ed il Paese intero faranno in modo che non si distruggano queste storie locali” perché “sono troppo importanti”. Il porporato ha poi ricordato che si recherà nuovamente nelle zone colpite dal sisma, “la prossima settimana, il 9 novembre”. Un appuntamento che “era già in programma” e grazie al quale spera “di poter andare con l’arcivescovo di Spoleto a Norcia e nei posti vicini”. “Vedrò – ha aggiunto – se potrò toccare anche altre zone ed altre diocesi che sono state segnate. Certamente vedrò anche le chiese distrutte, come quando mi sono recato ad Accumoli ed Amatrice, insieme alle case e a ciò che resta di queste zone e di questi paesi”.

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