Cardinale Bagnasco: commemorazione defunti, “lontani dalla fede, la morte semina solo paura e angoscia”

“Preghiamo oggi in particolare per le vittime del terremoto che ha colpito il centro Italia”. Nel giorno in cui la Chiesa ricorda tutti i fedeli defunti, il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, ha ricordato in particolar modo le vittime del terremoto che ha colpito quest’estate il centro Italia. “Preghiamo oggi per i nostri defunti – ha detto il porporato nell’omelia pronunciata nella cattedrale di San Lorenzo – preghiamo per i morti che riposano nei cimiteri di Genova e del mondo e per coloro che, per diverse ragioni, non hanno mai avuto una tomba e per le vittime della violenza”. “Lontani dalla fede – ha aggiunto il porporato – la morte semina solo paura e angoscia. Invece dobbiamo riflettere su tale realtà, che fa parte della vita, senza rimuoverla e rifiutarla con inutili evasioni, con un vuoto frastuono, con una forzata allegria o con parole banali. Alla morte dobbiamo prepararci con serietà e impegno”. Ma, ha evidenziato, “di fronte al mistero della croce il cristiano trova una novità impensata impensabile, unica nella storia dell’umanità, e scopre per rivelazione che questo straordinario cosmo, la realtà della vita e dell’universo, dell’uomo e di tutto quanto il mondo è sotto il segno della grazia”. Il porporato ha quindi invitato alla preghiera di suffragio per le anime dei defunti. “Le anime hanno bisogno di noi e noi abbiamo bisogno di loro – ha affermato -: è uno sguardo di preghiera e di amore gradito a Dio. Non dimentichiamo mai di pregare tutti i giorni per le anime dei nostri defunti che, come i Santi che abbiamo celebrato ieri, sono i nostri compagni di viaggio”.

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