Giornata mondiale infanzia: Unicef, diritti quotidianamente violati per milioni di bambini

Nel mondo 6 milioni di bambini muoiono ogni anno per cause prevenibili; 50 milioni sono quelli sradicati; 250 milioni vivono in Paesi colpiti dal conflitto; più di 250 milioni di bambini in età scolare non stanno ricevendo un’istruzione; 300 milioni vivono in aree in cui si raggiungono i livelli più alti al mondo di inquinamento. A diffondere i dati è l’Unicef, alla vigilia della Giornata mondiale dell’infanzia di domani, 20 novembre. Secondo l’agenzia Onu, nonostante gli enormi progressi fatti dall’approvazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Crc), nel 1989, “i diritti di milioni di bambini vengono ancora oggi quotidianamente violati”. Sono circa 6 milioni quelli che ancora muoiono ogni anno per cause prevenibili – i bambini che provengono da famiglie povere hanno il doppio delle probabilità di morire prima dei cinque anni rispetto a quelli di famiglie benestanti; circa 50 milioni i bambini sradicati dalle loro case, di questi 28 milioni sfollati a causa del conflitto. Quelli intrappolati in aree sotto assedio – compresa la Siria, l’Iraq e la Nigeria del Nord – corrono maggiori rischi di vedere i loro diritti violati, a causa degli attacchi contro le scuole, gli ospedali e le loro case. A livello globale, circa 250 milioni vivono in Paesi colpiti dal conflitto. Più di 250 milioni di bambini in età scolare non stanno ricevendo un’istruzione; circa 300 milioni vivono in aree in cui si raggiungono i livelli più alti al mondo di inquinamento esterno dell’aria. “Dobbiamo fermare queste violazioni, investendo di più per raggiungere i bambini maggiormente vulnerabili – dichiara Giacomo Guerrera, presidente di Unicef Italia – altrimenti pagheremo il prezzo di un rallentamento della crescita, di una maggiore disuguaglianza e di una minore stabilità”. L’Italia ha ratificato la Crc nel 1991. Il prossimo mese, l’Unicef celebrerà i 70 anni di attività.

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