In questo momento storico “occorre diffondere una cultura del lavoro che difende l’uomo”, ha detto Linda Orsola Gilli, presidente e Ad della società Inaz, durante il suo intervento a “La Civiltà Cattolica” in occasione del convegno della Fondazione Centesimus Annus – Pro Pontifice su “Lavoro, innovazione, investimento: si può affrontare la precarietà?”. Questo approccio implica “un’economia che serve all’uomo e non si serve dell’uomo”, per “rimettere al centro la persona al fine di valorizzare le relazioni”. Un ruolo importante lo può svolgere – ha aggiunto la relatrice – la scuola nel far crescere i giovani, valorizzando la loro fantasia e le loro qualità, indirizzandoli verso esperienze di volontariato e solidarietà. “Sono momenti importanti, valutati molto positivamente in fase di analisi del curriculum vitae perché significa che i giovani si sono messi in gioco”, ha sottolineato Linda Orsola Gilli, raccontando la sua esperienza aziendale, aggiungendo che in questo contesto assume grande significato “la responsabilità sociale d’impresa, pratica che crea benefici per gli altri, ma anche per l’azienda”.