Nuovi cardinali: Nzapalainga (Centrafrica), “sono un povero pastore che il Signore è andato a cercare”

“Sono un povero pastore che il Signore è andato a cercare”. Ripensa alla storia del profeta Amos, “pastore e raccoglitore di sicomori”, l’arcivescovo di Bangui, mons. Dieudonné Nzapalainga, per parlare della decisione di Papa Francesco di crearlo cardinale – il primo del Centrafrica – durante il Concistoro di domani, alla vigilia della chiusura della Porta Santa della misericordia. “Questa nomina – dice al Sir l’arcivescovo – dimostra che Dio non dimentica i piccoli e i poveri che hanno fiducia in Lui. Attesta l’impegno della nostra Chiesa per il dialogo finalizzato al servizio, alla riconciliazione e alla pace”. Come cardinale, dice Nzapalainga, “continuerò, insieme all’imam e al pastore, a lanciare appelli per la pacificazione nel contesto di un dialogo fraterno per la ricostruzione del Centrafrica. La mano tesa ai protestanti e ai musulmani è l’espressione di questa ricerca fatta insieme. Spontaneamente i musulmani e i protestanti si sono identificati con questa nomina. Dio vuole servirsi della mia persona – insieme alle altre – per mantenere il popolo dritto, in piedi, e reattivo”. Le nostre comunità, conclude, “hanno bisogno di punti di riferimento e di bussole per avanzare nella nebbia”.

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