Cardinale Tagle: a incontro Civiltà cattolica, eredità del Giubileo è “toccare le ferite dei poveri per vedere Gesù”

Domenica si chiuderà la Porta santa della basilica di San Pietro, “però il cuore del Signore non si chiude mai , è una porta sempre aperta. Speriamo di avere il coraggio di entrare sempre in questa porta”, dice il cardinale Luis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila e presidente di Caritas internationalis, rispondendo questa sera alle domande di Paolo Ruffini, direttore di Tv2000, in un incontro nella sede di “Civiltà cattolica”. Alla vigilia della conclusione del Giubileo straordinario della misericordia, Tagle fa notare che “porte aperte sono anche le ferite del prossimo, dei poveri, attraverso le quali vediamo le ferite del cuore di Gesù risorto. Dobbiamo avere il coraggio di toccare queste ferite, l’eredità che può lasciare il Giubileo della misericordia è quella di vedere queste porte aperte per vedere nel prossimo il Signore presente nel mondo”. Sui social media il cardinale precisa: “Oggi se ne parla come di nuovo areopago; per me rimangono mezzi di comunicazione che la Chiesa deve certamente utilizzare. Rappresentano una cultura con un proprio linguaggio: a volte quando parlo con gli esperti io non capisco; è un linguaggio difficile ma dobbiamo impararlo”. Tuttavia si tratta di “un mondo da evangelizzare. È importante elaborare strategie di comunicazione, ma quando questo diventa solo strategia non è più comunicazione ma tentazione di manipolare anziché desiderio di creare comunione”.

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