Papa Francesco: a partecipanti Uniapac, servono “fraternità e accoglienza. Imprese promuovano bene comune”

Papa Francesco riceve in udienza i partecipanti alla Conferenza Internazionale delle Associazioni di Imprenditori Cattolici, UNIAPAC (Vaticano, 17 novembre 2016)

La fraternità è il terzo “rischio” cui sono esposti, secondo Papa Francesco, gli imprenditori. Nell’udienza odierna ai partecipanti alla Conferenza internazionale delle Associazioni di imprenditori cattolici (Uniapac), il Pontefice ha ricordato che “le relazioni di giustizia tra dirigenti e lavoratori debbono essere rispettate ed  esigite da tutte le parti; però, al tempo stesso, tutti meritano “un approccio fraterno da parte di superiori, colleghi e subordinati”. Accanto al tema della fraternità, Francesco ha richiamato l’attenzione su quello delle migrazioni e dei rifugiati “che opprime i nostri cuori”. Oggi, ha osservato, “le migrazioni e i movimenti di moltitudini di persone in cerca di protezione si sono trasformati in un drammatico problema umano. La Santa Sede e le Chiese locali stanno facendo sforzi straordinari per affrontare in modo efficace le cause di questa situazione, cercando la pacificazione delle regioni e dei paesi in guerra e promuovendo lo spirito di accoglienza”. Di qui la richiesta di aiuto ai presenti: da un lato cercando di “convincere i governi a rinunciare a qualsiasi tipo di attività bellica”; dall’altro collaborando a creare possibilità di “lavoro degno, stabili e abbondanti, sia nei luoghi di origine sia in quelli di arrivo”; in questi ultimi “sia per la popolazione locale sia per gli immigrati”. “La maggior parte di noi qui – la constatazione di Francesco – appartiene a famiglie di emigranti” che partiti spesso da condizioni di estrema povertà in America sono riusciti a diventare imprenditori “perché hanno trovato società accoglienti”. Il personaggio evangelico Zaccheo e l’uomo d’affari argentino Enrique Shaw, uno dei fondatori di Uniapac e Acde di cui Bergoglio, allora arcivescovo di Buenos Aires, promosse la causa di beatificazione, sono i due esempi con cui il Papa ha concluso il proprio intervento invitando le imprese a promuovere “sempre ed efficacemente il bene comune”.

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