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“La povertà, la fame, le malattie, l’oppressione non sono una fatalità e non possono rappresentare situazioni permanenti. Confidando nella forza del Vangelo, noi possiamo veramente contribuire a cambiare le cose o almeno a migliorarle”. Lo ha detto questa mattina Papa Francesco, nel discorso preparato per l’incontro con i membri del Consiglio di rappresentanza di Caritas Internationalis ricevuti in udienza, e consegnato. “Vi invito ad avere sempre coraggio profetico, a rifiutare tutto ciò che umilia l’uomo, e ogni forma di sfruttamento che lo degrada”, l’esortazione del Pontefice che ha espresso soddisfazione per la campagna sul tema delle migrazioni che Caritas Internationalis porterà avanti: “Spero che questa bella iniziativa apra i cuori di tanti all’accoglienza dei profughi e dei migranti, perché possano sentirsi veramente ‘a casa’ nelle nostre comunità. Sia vostra cura sostenere, con rinnovato impegno, i processi di sviluppo e i cammini di pace nei Paesi da cui questi nostri fratelli e sorelle fuggono o partono in cerca di un avvenire migliore”. “Siate artigiani di pace e di riconciliazione tra i popoli, tra le comunità, tra i credenti” lavorando “in sinergia con le altre comunità di fede”, le ulteriori consegne del Papa, e “lottate contro la povertà e, allo stesso tempo, imparate dai poveri. Lasciatevi ispirare e guidare dalla loro vita semplice ed essenziale, dai loro valori, dal loro senso di solidarietà e condivisione, dalla loro capacità di risollevarsi nelle difficoltà, e soprattutto dalla loro esperienza vissuta del Cristo sofferente”. “Imparate, pertanto, anche della loro vita di preghiera e della loro fiducia in Dio”. L’invito, infine, ad “essere sempre più testimoni di un generoso ministero di carità”.