Giornali Fisc: Repossi (“Il Ticino”), “125 anni sono un traguardo importante. Ma vogliamo ancora crescere”

“Abbiamo una grande storia alle spalle: radici solide che ci danno forza e sicurezza, anche in un presente così precario. Ma vogliamo ancora crescere: e vogliamo farlo con il sostegno dei nostri lettori e delle comunità parrocchiali”. È quanto afferma Alessandro Repossi, direttore de “Il Ticino” (Pavia), nell’ultimo numero del settimanale con il quale si celebrano i primi 125 anni di vita di “un giornale che ha già attraversato tre secoli e che, sin dalle sue prime uscite, ha voluto far sentire la voce della Chiesa pavese e della Chiesa universale”. “Un compito che cerchiamo di realizzare anche oggi, pur in un momento difficile per l’editoria”, osserva Repossi, evidenziando però come “‘Il Ticino” ha fatto registrare negli ultimi due anni una ripresa delle copie vendute in edicola e anche un incremento degli abbonamenti”. Rivolgendosi ai sacerdoti e alle parrocchie, il direttore chiede “di voler bene al ‘nostro Ticino’: ‘nostro’ perché è un bene prezioso di tutta la comunità diocesana”. “Voler bene – aggiunge Repossi – significa, se necessario, anche proporre suggerimenti e critiche costruttive”. Per il direttore “125 anni sono un traguardo importante, che premia prima di tutto la felice intuizione del cardinale Agostino Riboldi che nel 1891 volle fondare un giornale per far sentire la voce della Chiesa pavese”. “Ma è un traguardo – prosegue – che premia anche i direttori, i giornalisti e i tanti collaboratori che lungo questo cammino hanno lavorato incessantemente per avvicinare sempre di più ‘Il Ticino’ alla gente”.

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