Esercito a Milano: cooperativa Comin, “non è la soluzione ma serve coesione, legalità e sicurezza”

“Un buon lavoro di coesione” e “un’attenzione alla legalità e alla sicurezza che si traduca in presenza costante”: è quanto chiede la cooperativa sociale Comin, che opera dagli anni ’70 con interventi educativi a favore di bambini e famiglie in difficoltà nella zona di via Padova e dintorni a Milano, nota alle cronache per i fatti di criminalità e la presenza di gang latine, tanto che il sindaco Giuseppe Sala ha chiesto la presenza dell’esercito. “L’esercito non è la soluzione – secondo Comin, che lavora con almeno 500 minori con progetti di educativa di strada e di accompagnamento al ricongiungimento – ma noi che ascoltiamo le voci di chi abita a via Padova sappiamo che è un problema uscire di casa dopo le 22”. Perciò, la cooperativa auspica un lavoro di coesione sociale “coinvolgendo attivamente i cittadini”, ma “senza tralasciare la sicurezza”: “La percezione delle persone che deriva da una mancanza di presidio quotidiano del territorio fa sì che crescano sentimenti di insicurezza e abbandono delle istituzioni”. “È bene che siano il prefetto ed il sindaco – afferma Comin – ad indicare quale sia lo strumento per ripristinare e difendere la sicurezza”. Solo se “l’attenzione alla legalità e alla sicurezza si tradurrà in presenza costante – sottolinea – i fatti di cronaca, che senza dubbio esistono e continueranno ad esserci, rischiando di venire strumentalizzati, potranno non determinare reazioni di chiusura e rifiuto verso l’altro”.

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