Cardinale DiNardo: ad Avvenire, “lavorare per accoglienza immigrati e unità del Paese”

“Siamo prima di tutto pastori. Se qualcuno è straniero lo accogliamo e lo facciamo sentire benvenuto, è sempre stato così e continuerà ad esserlo”. A parlare è il cardinale Daniel DiNardo, arcivescovo di Galveston-Houston in Texas e neopresidente dei vescovi americani, in un’intervista pubblicata oggi da Avvenire. Sulla possibilità di collaborare con l’amministrazione Trump sul  fronte delle politiche per l’immigrazione, il porporato risponde: “Credo che ci possa essere un dialogo con la nuova amministrazione. Continueremo a dare voce a chi non ha voce, ma lo faremo in modo rispettoso. La nostra missione è aiutare la gente a unirsi, sottolineando l’importanza della dignità umana attraverso la preghiera”. “Non si può pensare ai cattolici solo come a un gruppo demografico di elettori – aggiunge con riferimento alle divisioni emerse in occasione delle consultazioni -. Siamo una Chiesa, siamo uniti in Cristo, nei suoi insegnamenti e nella preghiera. Il nostro lavoro è aiutare i fedeli a vedere che condividono la stessa attenzione per la dignità umana” e “la nostra priorità come pastori è riportare i cattolici a uno stato d’animo di ascolto gli uni degli altri e di proclamazione della fede di base della nostra Chiesa”. Parlando della propria esperienza in Texas, “dove si dice Messa in 65 lingue diverse e dove la diversità sociale, economica e etnica è enorme”, il neo presidente dei vescovi Usa sostiene che “i cattolici hanno molto in comune”, si preoccupano di “dare un’educazione di fede ai loro figli, o di trovare modi di aiutare i poveri”. Importante “continuare l’azione di catechesi, affinché i cattolici conoscano bene la loro fede e la sappiano condividere”.

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