Martedì 22 novembre, a Venezia-Zelarino, si terrà la conferenza stampa di presentazione del report della Delegazione Caritas Nord Est della Conferenza episcopale triveneta sulla grave marginalità “E chi è il mio prossimo?”.  Il Rapporto “racconta” lo sforzo culturale e sistemico di dare lettura e possibile interpretazione al lavoro che tanti operatori della carità svolgono quotidianamente nei nostri territori diocesani. “Da tempo – si legge in una nota – la Delegazione dei direttori Caritas del Nord Est sentiva l’esigenza di dotarsi di uno strumento agile, relativamente semplice nella lettura che però ‘fotografasse’ quale fosse la situazione nelle nostre città delle persone senza dimora. Un lavoro non facile ma riuscito grazie alla equipe dell’Osservatorio Caritas, che ha stilato il dossier”.
Nel 2015, i servizi delle Caritas del Nord Est hanno incontrato quasi 17.500 persone e registrato quasi 60mila accessi complessivi; circa il 50% delle persone si era già rivolta alla Caritas nelle annualità precedenti, lasciando intuire il perdurare di molti stati di bisogno. Le diverse diocesi del Nord est contano 130 strutture dedicate all’accoglienza di persone in grave e gravissima marginalità sociale”. La Rete Caritas per la grave marginalità punta al modello di Housing First perché consapevole che sia la strada per potenziare l’autonomia dei senza dimora, o parte di essi, a partire dal vivere, dopo la strada, uno spazio abitativo destinato loro in modo esclusivo. All’alloggio viene associato un progetto individualizzato, realizzato attraverso una presenza educativa. Gli alloggi in autonomia sono in totale 32 suddivisi fra 6 diocesi. Di contro, i dormitori e le strutture di accoglienza accolgono numerose persone in un’unica struttura.