Il Comitato “Nazarat” per i cristiani perseguitati del Medio Oriente, vista la continua richiesta “di pregare per loro e per la pace” che giunge da quei Paesi, prosegue l’“Appello all’umano” con la preghiera in piazza. Il prossimo appuntamento, a Rimini, si svolgerà in pizza Tre Martiri alle 21 di domenica 20 novembre e, come di consueto, sarà dedicato alla recita del Rosario nel ricordo di cristiani e altre minoranze religiose che testimoniano la loro fede in situazioni di conflitto e persecuzione. Sarà la ventisettesima volta che ciò accade, il 20 di ogni mese, dal 20 agosto 2014, quando esplosero le violenze dell’autoproclamato Stato Islamico. Domenica sera – si legge in una nota – “verrà proposta la testimonianza, registrata nei giorni scorsi, di padre Bahjat Karakach, un religioso francescano che vive e opera a Damasco, in Siria”. Si tratta di una “testimonianza particolarmente drammatica perché registrata nella chiesa sulla quale, domenica 6 novembre, è caduto un mortaio proprio mentre il francescano stava pregando. Un vero miracolo che si sia salvato, visto che aveva abbandonato il punto esatto dove è caduta la bomba pochi istanti prima”. “Oltre a Zurigo, Cesena, Loreto, Siena, Perugia, Sassari, Prato, Portomaggiore (Fe) – spiegano gli organizzatori – si sono aggiunte recentemente anche Milano e, da questo mese, anche Bologna”. “Pregano insieme a noi anche in Medio Oriente”, proseguono, e iniziative sono in programma a Erbil, nell’Iraq del nord. Della “rete” fanno parte anche numerose comunità monastiche.