Istruzione: Save the Children, “il 14,7% dei giovani italiani abbandona precocemente gli studi”

In Italia “la percentuale di giovani tra i 18 e i 24 anni che abbandonano precocemente gli studi, fermandosi alla licenza media, tocca il 14,7%”. È una delle emergenze evidenziate da “Save the Children” in “Bambini, supereroi”, il “7° Atlante dell’Infanzia (a rischio)”, presentato questa mattina, a Roma. Secondo l’organizzazione internazionale, inoltre, “1 alunno di 15 anni su 4 non raggiunge le competenze minime in matematica e 1 su 5 in lettura” e “nonostante negli ultimi 10 anni il tasso di dispersione scolastica si sia ridotto del 7,4% permangono tuttavia livelli di abbandono scolastico molto preoccupanti nelle regioni del Sud, in particolare in Sicilia e Sardegna, che superano la soglia del 20%”. Rispetto all’emergenza scolastica in Italia, va notato come “quasi 6 bambini su 10 (58,3%) – tra 0 e 17 anni – i cui genitori hanno un titolo di studio che non supera la licenza media sono a rischio di povertà ed esclusione sociale, contro il 13% dei figli di genitori laureati”. È “un dato particolarmente significativo” – evidenzia l’organizzazione – perché “l’Italia presenta una percentuale molto alta (42,3%) di adulti tra 18 e 64 anni con livelli di scolarizzazione bassi, ben al di sopra della media europea del 27,5%”. E anche gli effetti della crisi si sono fatti sentire maggiormente sui minorenni figli di genitori con bassi titoli di studio: la media di chi tra loro è a rischio povertà è cresciuta del 10,2%, contro il 7,9% a livello europeo. Da segnalare poi che, secondo i dati elaborati per “Save the Children” dall’Ingv, “5,5 milioni di bambini e ragazzi sotto i 15 anni vivono in aree ad alta e medio-alta pericolosità sismica”.

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