Diocesi: Terni; Tornielli (vaticanista) Giubileo “avrà portato frutto se avrà reso le comunità cristiane più accoglienti”

“Il Giubileo avrà portato frutto se la conversione del cuore nell’abbraccio dell’infinita misericordia di Dio, senza la quale non ci è possibile fare neanche un passo, avrà reso le comunità cristiane più accoglienti e capaci di testimoniare lo sguardo di Gesù sulle miserie umane”. Lo ha affermato ieri sera il vaticanista Andrea Tornielli intervenendo, a Terni, all’incontro “Siamo una chiesa che attira i peccatori o li respinge? Quale comunità cristiana dopo il Giubileo della Misericordia”. Per Tornielli “tutti noi siamo lacerati tra due possibili sguardi: quello di chi si riconosce peccatore e bisognoso di tutto, e cerca Gesù con una domanda. E quello di chi pre-giudica tutto a partire dalle proprie convinzioni, dai propri schemi, mettendosi su un piedistallo, mormorando sugli altri e magari pretendendo di insegnare il mestiere a preti, vescovi e papi”. Quello che dobbiamo avere – ha aggiunto – è “uno sguardo che ama prima di giudicare, che accoglie prima di rimproverare, che accetta la fatica quotidiana di mettersi in discussione, lasciandosi ‘ferire’ dalla realtà”. Tornielli ha osservato poi che “la Chiesa non ha smesso di attrarre le persone per l’inadeguatezza dei suoi membri, ma perché i suoi membri a volte non sono pienamente coscienti della loro inadeguatezza e del loro peccato”. In realtà sono “persone limitate come tutte le altre, alle quali è stato fatto un grande dono: quello di essere chiamate dall’amore di Dio, dallo sguardo misericordioso di Gesù”. “Cercare di restituire un pizzico di quell’amore gratuito che si è ricevuto – ha concluso – è l’inizio di un mondo nuovo”.

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