Commissione Ue: Moscovici, “dialogo costruttivo” con il Governo italiano. Considerati regole del Patto, contesto e spese straordinarie

Il commissario Ue Pierre Moscovici (foto SIR/Commissione europea)

(Bruxelles) “C’è stato un dialogo intenso” e “costruttivo” con il Governo italiano e vari incontri bilaterali con il ministro Padoan: questo ha consentito di instaurare un “dialogo costruttivo” con Roma. È il commissario agli affari economici, Pierre Moscovici, ad approfondire i giudizi espressi oggi dalla Commissione sulle situazioni dei conti pubblici dei Paesi dell’Eurozona, soffermandosi – sollecitato dai giornalisti presenti nella sede del Berlaymont – sulla situazione italiana. “Non abbiamo respinto il bilancio dell’Italia”, chiarisce. “Certo, ci sono state deviazioni” rispetto alle regole del Patto di stabilità e crescita, ma “noi abbiamo anche considerato le ingenti spese correlate al tragico fenomeno sismico che ha investito” il Paese, e “sono spese a lungo termine”. Inoltre “ci sono state le spese per sostenere i rifugiati”. La conclusione della Commissione è dunque che “l’Italia è a rischio di non conformità” con il Patto, indicazione che sarà valutata dall’Eurogruppo e dall’Ecofin (ministri finanziari) durante la riunione del 5 e 6 dicembre. In sostanza Moscovici segnala, come trapelato da tempo, che ogni decisione sarà assunta dopo il referendum, verificando se ci saranno “ulteriori correzioni” nei conti italiani per “evitare nuove fasi di procedura” a carico del Governo di Roma.
Moscovici puntualizza che compito della Commissione è quello di “vigilare” e di “applicare” le regole Ue, compito “politico”, che “richiede intelligenza” e considerando il “contesto” e applicando “la flessibilità che è già contenuta nel Patto stesso”. Parla anche di “tendenze populiste” presenti in Europa che non si intende fomentare.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori

Informativa sulla Privacy