Bolivia: i vescovi preoccupati per i tanti casi di “violenza, abbandono, disgregazione e povertà materiale e spirituale”

Si è conclusa ieri a Cochabamba l’assemblea plenaria della Conferenza episcopale boliviana (Ceb), durante la quale i vescovi hanno tenuto anche unitariamente il loro Giubileo. Al termine dei lavori è stato letto dal presidente della Ceb, monsignor Ricardo Centellas, vescovo di Potosí, un “Messaggio al popolo di Dio”, intitolato “Misericordiosi come il Padre”. Famiglia, politica e bene comune, le povertà sono alcuni dei temi trattati nel messaggio. “Invitiamo le famiglie – si legge – a partire dalla misericordia, a vivere i fondamentali valori umani e cristiani e a scoprire la gioia dell’amore autentico, com’è quello che propone il Santo Padre nell’esortazione apostolica Amoris Laetitia”. Al tempo stesso i vescovi sono preoccupati per i tanti casi di “violenza, abbandono, disgregazione e povertà tanto materiale che spirituale” che riguardano le famiglie boliviane; ribadiscono la loro contrarietà alla recente legge sull’identità di genere, “che attenta contro la famiglia e la natura della persona umana”; si propongono di “rafforzare la pastorale familiare, attraverso la formazione di operatori pastorali”, di proporre con più forza “ai fidanzati la bellezza del sacramento del matrimonio”, di accompagnare i coniugi separati, divorziati o abbandonati “nella logica della misericordia pastorale”, di “accompagnare le famiglie in situazione di fragilità” e di consolidare il processo abbreviato per la nullità del matrimonio rafforzando gli uffici a questo dedicati; infine, ogni anno nella terza settimana di Avvento sarà convocata una Settimana nazionale della famiglia.

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