Misericordie: Confederazione nazionale, a Oste una sola sezione appartenente all’Arciconfraternita di Prato

“A Oste esiste una sezione appartenente all’Arciconfraternita della Misericordia di Prato e per questo motivo non può essere istituita nessun’altra associazione che abbia nel titolo il riferimento al nome ‘Misericordia’”. Lo chiarisce la Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia attraverso una lettera firmata dal presidente Roberto Trucchi. Questa precisazione è ritenuta “fondamentale” per chiarire e dare seguito a quanto prescritto dal vescovo di Pistoia Fausto Tardelli nel decreto di riconoscimento canonico della sedicente Misericordia di Oste, richiesto da don Simone Amidei, parroco di Santa Maria Madre della Chiesa di Oste. “Secondo la notizia diffusa da don Amidei – si legge in una nota – sul sito web della parrocchia di Oste e poi attraverso un comunicato stampa inviato agli organi di informazione, nel decreto emesso in data 4 ottobre monsignor Tardelli, visto lo statuto della Confraternita della Misericordia dell’Oste, approva tale Confraternita, quale associazione privata di fedeli laici in seno alla Chiesa cattolica. Peccato che nella comunicazione si ometta, colpevolmente e in modo strumentale, un aspetto fondamentale del decreto. Il vescovo Tardelli, in modo chiaro e senza giri di parole, prescrive che il nome ‘Misericordia’ potrà essere mantenuto a condizione che la Confederazione nazionale delle Misericordie accetti la nuova associazione di fedeli laici nel suo seno”. “In caso questo non accadesse – si legge nel decreto vescovile – detta associazione assumerà diversa denominazione”.
Dunque, nella lettera datata 7 novembre, il presidente Trucchi si rivolge direttamente al vescovo di Pistoia e chiarisce in modo inequivocabile che “il nome Misericordia è riservato alle associazioni aderenti alla Confederazione nazionale e pertanto, essendoci già in Oste una sezione dell’Arciconfraternita di Prato, ritengo impossibile l’utilizzo del nome Misericordia, titolo peraltro debitamente registrato”. “A questo punto – afferma il proposto della Misericordia di Prato, Gianluca Mannelli – ci pare evidente che la nuova associazione di fedeli laici deve assumere diversa denominazione in quanto è stato lo stesso vescovo a porre una simile condizione. Ancora una volta dispiace prendere atto della mistificazione della realtà da parte dell’ex Consiglio della nostra Confraternita di Oste, commissariato il 16 agosto. Ci pare una cosa gravissima aver diffuso la notizia del decreto in modo incompleto. Questo tipo di comunicazioni dimostrano quanto abbiamo affermato fin dai primi momenti di questa dolorosa vicenda: i comportamenti del Consiglio di Oste hanno fatto venir meno la fiducia tra il Magistrato dell’Arciconfraternita e l’organo direttivo di quella sezione”. Nel frattempo i servizi della Misericordia sul territorio di Oste continuano.

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