La beatificazione dei 38 martiri albanesi; l’Esortazione apostolica post-sinodale “Amoris laetitia”; la questione ancora irrisolta della restituzione alla Chiesa cattolica delle proprietà confiscate dal regime comunista; alcuni cambiamenti e innovazioni nella comunicazione della Conferenza episcopale e la “visita ad limina apostolorum” che i vescovi compiranno dal 29 maggio al 2 giugno 2017. Questi i principali temi dell’ultima assemblea plenaria della Conferenza episcopale albanese, svoltasi a Tirana dall’8 al 9 novembre. In una nota diffusa oggi i vescovi informano di aver scritto “una lettera di ringraziamento al Santo Padre per il dono dei 38 martiri e anche per la creazione a cardinale di don Ernest Simoni (Troshani) sopravvissuto alle sofferenze del regime comunista”. Tema centrale della plenaria, si legge nella nota, è stato “l’impegno della Chiesa a sostegno della famiglia e del matrimonio. A giorni sarà stampata in albanese l’Esortazione ‘Amoris laetitia’, che poi sarà presentata in tutte le diocesi. I vescovi hanno deciso anche di creare un gruppo di studio per fornire istruzioni sull’applicazione del documento nelle diverse realtà”. Per quanto riguarda la restituzione delle proprietà confiscate dal regime, è stato chiesto allo Stato di “creare una commissione ad hoc che tratti il problema. Questa Commissione Stato-Chiesa risponde anche all’accordo tra Santa Sede e Repubblica albanese. Quello delle proprietà – ricordano i vescovi – è un tema su cui bisogna ancora lavorare tanto”. Infine, la Conferenza episcopale ha nominato come portavoce e responsabile della comunicazione don Gjergj Meta, sacerdote della diocesi di Tirana, dopo le dimissioni di Albert Nikolla. Per i vescovi, “la comunicazione rimane una sfida e nel prossimo futuro sarà creato e presentato un sito ufficiale della Conferenza episcopale albanese”.