Valeria Solesin: mons. Moraglia (Venezia), “il ricordo della sua vita spezzata sia monito per costruire futuro senza odio”

“Ad un anno dalla tragica morte di Valeria Solesin, il ricordo affettuoso e triste va innanzitutto a lei e alla sua vita, di giovane donna e intelligente ricercatrice, drammaticamente spezzata e poi ai genitori e al fratello – la loro testimonianza di grande dignità e compostezza è viva in quanti, attoniti, si erano stretti a loro in quei tragici giorni – e infine a tutti coloro che, a vario titolo, le hanno voluto e le vogliono bene”. Lo ha dichiarato il patriarca di Venezia Francesco Moraglia nel primo anniversario della morte di Valeria Solesin,vittima l’anno scorso dell’attentato terroristico al Bataclan a Parigi. “Al loro immenso dolore si unisce quello di quanti – veneziani e non – hanno a cuore la sacralità e il rispetto di ogni vita umana e i valori della libertà e del rispetto fra i popoli, le culture, le religioni. Il ricordo della vita spezzata di Valeria e di quanti hanno subito violenze simili alla sua sia motivo di riflessione e di monito per costruire un futuro in cui l’intolleranza e l’odio non trovino più modo di esprimersi”, ha aggiunto il presule. “Ricordando che, in occasione del funerale svoltosi in Piazza S. Marco, la famiglia aveva richiesto una benedizione e una preghiera, domani – 13 novembre, anniversario della barbara uccisione della carissima Valeria – la ricorderò, in modo particolare all’altare del Signore, nella celebrazione della santa messa”, ha concluso.

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