“C’è bisogno di una riforma, ma non di questa riforma”‘. Lo ha detto Carlo Costalli, presidente di Mcl (Movimento Cristiano Lavoratori), sintetizzando la posizione del “no” al referendum, espressa questo pomeriggio a Roma da Mcl e Comitato Famiglie per il no. “Il nostro è un no di riformisti e riformatori”, ha precisato Costalli, secondo il quale “se vince il sì il rischio è quello di un Paese indebolito, ostaggio di poteri senza volto”. “In nome del decisionismo e della semplificazione della politica – ha denunciato Costalli – si vuole costruire una vera dittatura della maggioranza che sarà implementata grazie a una legge elettorale iniqua come l’Italicum”. Una riforma, quella Renzi-Boschi, che per il presidente di Mcl è in sintesi “tutta tesa alla disintermediazione e alla decostruzione delle comunità locali”. “L’establishment politico è scollato dal sentire della gente”, ha aggiunto Massimo Gandolfini, presidente del Comitato Famiglie per il no, secondo il quale “la Costituzione non può stare sotto i partiti, non può essere condizionata dal partito di maggioranza”.