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“Saluto con particolare affetto voi volontari del Giubileo Straordinario della Misericordia, provenienti da diverse nazioni, e vi ringrazio per il prezioso servizio prestato perché i pellegrini potessero vivere bene quest’esperienza di fede”. È il ringraziamento del Papa ai volontari, con cui si è conclusa l’ultima udienza giubilare del sabato. “Siete stati bravi!”, ha aggiunto a braccio, tra gli applausi. “Nel corso di questi mesi – le parole di Francesco – ho notato la vostra discreta presenza in piazza con il logo del Giubileo e sono ammirato della dedizione, della pazienza e dell’entusiasmo con cui avete svolto la vostra opera”. “Grazie tante!”, ha aggiunto Francesco ancora a braccio. Nel triplice, consueto saluto ai giovani, agli ammalati e agi sposi novelli, il Papa ha ricordato San Martino di Tours, patrono dei mendicanti, di cui quest’anno ricorre il diciassettesimo centenario della nascita: “Il suo esempio susciti in voi, cari giovani, specialmente voi studenti Erasmus d’Europa, il desiderio di compiere i gesti di concreta solidarietà; la sua fiducia in Cristo Signore sostenga voi, cari ammalati, nelle prove della malattia; e la sua rettitudine morale ricordi a voi, cari sposi novelli, l’importanza dei valori nell’educazione dei figli”. Tra i pellegrini di lingua italiana, Francesco ha salutato i fedeli del Movimento Shalòm, con il vescovo di San Miniato; l’unione cattolica degli insegnanti medi della Puglia; la Coldiretti; i dipendenti dell’Anas; la Federazione dei Veterinari e la Confederazione delle libere professioni, che ricorda il cinquantesimo di fondazione. “Cari fratelli e sorelle, vivete con fede quest’ultima udienza giubilare per sperimentare nella vostra vita il perdono, la misericordia e l’amore di Dio”, l’augurio collettivo.