Monsignor Galantino: “non contrapporre i terremotati ai migranti”; più attenzioni ai senza dimora

“Un modo per riportare al centro dell’attenzione un altro frutto amaro della cultura dello scarto”. Così monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, definisce la scelta del Papa di dedicare un momento del Giubileo della misericordia, dopo quello per i carcerati, alle persone senza fissa dimora. “Non riesco a distinguere tra i ‘senza fissa dimora’ che si aggirano per le nostre città, quelli … classici e i senza dimora resi tali dal terremoto”, scrive: “Comunque sia, sono ancora tanti gli ultimi! Ne sentiamo spesso parlare come se fossero numeri, ma dietro nascondono storie faticose. Alcune attraversate da segni di speranza. Altre segnate invece, per un motivo o per un altro, da una sorda disperazione. Lo so, sono due realtà diverse tra loro ma unite da analoghe difficoltà”. Papa Francesco, “guardando a chi è senza una casa, chiede di non distogliere lo sguardo dalle loro difficoltà”, osserva Galantino, secondo il quale si tratta di “un invito rivolto alle istituzioni e che interroga anche i privati cittadini”. Raccontando la notte del 30 ottobre, quando anche lui ha avvertito le scosse, il segretario della Cei sottolinea: “Ho capito che in fondo non aveva importanza il luogo del terremoto, perché ovunque colpisca e qualunque luogo incontri, il terremoto procura perdite. Perdita di persone, innanzitutto ma anche perdita di identità, di radici, di ricordi, di luoghi fino a quel momento vissuti come familiari, quali sono le pareti della casa”.  “In questi giorni le Istituzioni stanno facendo la loro parte (speriamo non a termine), la Chiesa lo ha sempre fatto e continuerà a farlo”, annota Galantino: “L’ Italia dei terremotati è sempre stata un esempio di compostezza nel dolore, di dignità nella perdita, di coraggio nel ricominciare a vivere. È proprio in nome della compostezza, della dignità e del coraggio che contraddistinguono i popoli terremotati, che non riesco a pensare con benevolenza a quanti – politici e non – non hanno perso occasione, anche questa volta, per contrapporre i terremotati ai migranti. Come a dire… ci sono sciagure e ‘senza dimora’ di serie A e sciagure e ‘senza dimora’ di serie B”.

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