Malattie rare: mons. Mupendawatu (Pcos), “informare, curare, custodire”

La XXXI Conferenza internazionale promossa dal Pontificio Consiglio per gli operatori sanitari, dedicata al tema: “Per una cultura della salute accogliente e solidale a servizio delle persone affette da patologie rare e neglette” e iniziata oggi nell’Aula Nuova del Sinodo della Città del Vaticano, è iniziata con una preghiera e un minuto di silenzio per monsignor Zygmunt Zimowski, tornato alla casa del Padre il 12 luglio, che, come ha ricordato monsignor Jean-Marie Musivi Mupendawatu, segretario del Pontificio Consiglio per gli operatori sanitari, è stato “principale ideatore e artefice di questa conferenza”. “Le patologie sono importanti – ha spiegato il segretario –, ma per l’approccio pastorale della Chiesa la persona del malato è ancora più importante”. Monsignor Mupendawatu ha poi presentato le tre parole chiave della conferenza: “Informare, per fare il punto sullo stato dell’arte delle conoscenze sia in senso scientifico sia clinico-assistenziale; curare meglio in una logica accogliente e solidale la vita del malato; custodire l’ambiente nel quale l’uomo vive”. Infine alcuni numeri: “Oltre 400 gli iscritti, 50 i Paesi presenti in rappresentanza di tutti i continenti, 60 i relatori”.

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